ManGiaSti? Nduja Cos’è la Nduja Calabrese, come si prepara, come si mangia

Cos’è la Nduja Calabrese, come si prepara, come si mangia

Quando si parla di nduja, le domande che generalmente si pongono sono: “che cos è la nduja?”, “come conservare la nduja?” o ancora “come si fa la nduja?” Bene, se anche tu te lo stai chiedendo, sei arrivato nel posto giusto!

In questo articolo cercheremo di rispondere a tutti i tuoi dubbi. Se non soddisfiamo la tua curiosità, puoi contattarci in chat sul sito www.mangiasti.it

Che cos’è la ‘nduja calabrese

La ‘nduja, fra i salumi calabresi, è sicuramente la regina incontrastata, un prodotto con umili origini ma che da qualche anno è tornata alla ribalta grazie al suo gusto piccante, particolare e, dopo un primo assaggio, assolutamente irrinunciabile.

Spesso ci si chiede cos’è la nduja calabrese? Possiamo definirla come un particolare tipo di insaccato dalla consistenza morbida e cremosa, dal colore rosso vivo dovuto alla presenza della spezia calabrese per eccellenza, il peperoncino piccante.

La nduja è una specialità tutta calabrese ma delle origini sappiamo poco o meglio non abbiamo certezze. Di certo si sa che è un prodotto nato dall’esigenza di non sprecare nulla del maiale, da qui la celebre frase che tutti conosciamo, almeno qui in Calabria “del maiale non si butta via niente”. Un tempo, infatti, i nobili, proprietari terrieri, utilizzavano le parti migliori e più pregiate della carne di maiale, ai contadini invece rimanevano gli scarti, come le interiora.

Oggi la ricetta è stata rivisitata, non viene più prodotta con gli scarti del maiale ma con la sua parte più grassa, come il guanciale e la pancetta.

L’origine del termine nduja sembra derivare dal francese andouille, termine generico che viene utilizzato in Francia sin dal medioevo per indicare prodotti di salumeria ricavati dalla trippa e dalle interiora del maiale.

Pare che Gioacchino Murat, re di Napoli, ai tempi delle guerre napoleoniche abbia portato in Francia una versione primitiva di nduja e la fece distribuire per ingraziarsi il popolo. I calabresi, inutile dirlo, se ne innamorarono e la reinventarono aggiungendo carne di maiale e abbondante peperoncino, facendola diventare parte integrante della propria identità culturale.

La nduja è diventata da allora un prodotto tipico calabrese ed in particolare di Spilinga, piccolo borgo situato in provincia di Vibo Valentia. Naturalmente la zona di produzione è molto più estesa, soprattutto sul versante tirrenico calabrese, dove la produzione di questo semplice salume è diventato il vero e proprio motore dell’economica locale. Oggi la nduja viene prodotta un pò in tutta la Calabria.

Come si produce la ‘nduja o Come si fa la nduja

Secondo le antiche tradizioni calabresi, la ‘nduja viene prodotta con le parti più grasse della carne di maiale, generalmente con il guanciale, la pancetta ed il lardello, carni che vengono tritate e poi impastate insieme ad un abbondante quantitativo di peperoncino piccante calabrese. Il peperoncino, oltre a dare alla carne un colore rosso vivo, fa da conservante naturale e permette una lunga conservazione al naturale: per questo ci battiamo per la produzione di SALUMI SENZA CONSERVANTI. Inoltre le proprietà antisettiche del peperoncino calabrese fanno sì che i salumi calabresi ed in generale la ‘nduja non abbiano bisogno di alcun conservante, rendendolo così un prodotto al 100% naturale e genuino. Il peperoncino inoltre ha numerose proprietà nutritive e benefiche che ritroviamo anche nella ‘nduja, che può diventare quindi un valido alleato dell’apparato digerente e circolatorio.

L’impasto così fatto viene miscelato per ottenere una consistenza sufficientemente omogenea e cremosa, a questo punto viene insaccato nel budello naturale del maiale per poi venir sottoposto ad una leggera affumicatura con erbe aromatiche naturali. A questo punto è arrivato il momento della stagionatura, una stagionatura lenta e naturale per un minimo di tre mesi, fino ad un massimo di sei. La ‘nduja calabrese è quindi pronta per essere commercializzata sottovuoto o in vasetto di vetro, che ne mantengono inalterato il sapore ed il gusto, anche per lunghi periodi. Per poterla gustare al meglio, tuttavia, consigliamo di lasciarla riposare al di fuori dalla confezione sottovuoto per qualche ora.

Come si mangia la ‘nduja

La ‘nduja calabrese può avere molteplici usi in cucina, può essere consumata e gustata in tanti modi diversi. Oggi è anche molto apprezzata persino dai grandi chef che la utilizzano per preparare incredibili prelibatezze.

Il classico modo per gustare la nduja è quello di spalmarla sul pane casareccio, tostato o appena sfornato, ma viene anche utilizzata come condimento per primi piatti. La pasta con la ‘nduja, che siano maccheroni o fileja, o semplici spaghetti, è ormai una ricetta tipica della cucina calabrese. La nduja è anche ottima come ingrediente per condire la pizza o come ripieno per arancini e panzerotti.

Come conservare la nduja

Una volta aperta la nduja può essere conservata in frigo e consumata entro alcuni giorni. Se in barattolo basta lasciarla in frigo nel vasetto chiuso.

Dove trovare la Nduja?

Oggi la nduja non si trova solo in Calabria. E’ possibile acquistarla anche nei supermercati o nelle botteghe di prodotti tipici calabresi che si trovano ormai in quasi tutte le città o in uno dei negozi calabresi online. Ma bisogna stare attenti!

E’ importante sempre, leggere l’etichetta, verificare gli ingredienti (che non ci siano conservanti, Nitriti (E249-E250) e a Nitrati(E251-E252)) e soprattutto verifica la provenienza della carne dei suini.

La nostra Nduja è prodotta SENZA CONSERVANTI e CON CARNE DI SUINI ALLEVATI IN CALABRIA ALLO STATO BRADO.

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